Dalla finestra del secondo piano della Scuola Carlo Pisacane, Via dell’Acqua Bullicante 30, a Tor Pignattara, il grande incrocio in basso è macchine e clacson. Le strisce pedonali riordinano tutto. L’occhio va sulle bandiere mosce di Italia e Europa della facciata, poi, su quelle linee bianche e nere sotto. Per il resto è il solito casino di macchine e clacson e passanti e passeggini. È Roma. Per un mese sono tornata a scuola lì. Avevo saputo della Pisacane e delle attività che stavano organizzando in vista della giornata del 18 dicembre. È la giornata contro il razzismo e per i diritti dei migranti. Ho chiesto di poterci fare un video e mi hanno detto sì. C’ho messo qualche pomeriggio per imparare la Pisacane. Prima c’è tutta la Casilina con l’acquedotto che scorre a destra. Un giorno di targhe alterne l’ho guardato bene da uno dei vagoni del trenino Roma- Giardinetti, per ricordarmi che in quello spazio ci sono i colori di Roma vecchia. Continua a leggere
Author Archives: benmichelangeli
Le luci di Natale mangeranno Roma. Ma non quest’anno
La storia delle luci di Natale a Roma è più o meno questa:
Sarà Mafia Capitale o il Giubileo. Sarà il sindaco che non c’è. Qualcuno, comunque, deve aver deciso che quest’anno si risparmia un po’ sulle luci di Natale. Ed è bellissimo. Continua a leggere
Il 7 dicembre Roma è così:
Cartoline da Erasmus mentre Genova scrive sui muri
Premessa: ogni riferimento a fatti e persone è molto poco casuale.
Se esiste una prova tangibile della riuscita di un Erasmus, quella prova sono i ritrovi Erasmus. Si preparano senza eccessivo preavviso. Si sa che si mangerà e berrà molto, che si rievocheranno fatti e persone ridendo con la stessa intensità dell’anno prima e di quello prima ancora. Gli aneddoti saranno più o meno sempre gli stessi, accompagnati da supporti multimediali. Il resto viene da sé. Conosciuta, amata, consumata, Parigi ce la siamo vissuta così, tra facoltà di Lettere ed Economia, incroci di amicizie, metro, Vélib, squat, pic nic, musei, mercati delle pulci quelli veri, personaggi più o meno surreali, kebab, mense del Crous, raclette, voli rimandati per neve, infatuazioni parigine, pain aux raisins, gossip internazionali, lagne varie, entusiasmi da vita nuova. Il dopo è stato lauree, stage, master, viaggi, quasi lavori, lavori, ritorni al nido, estero e poi di nuovo nido. E ancora, nuova ricerca della casa, nuovi amici, nuovi caffè, nuovi abbonamenti metro. Poi siamo tornati tutti in Italia. Continua a leggere
La città di tutti: cinque piazze a Roma
E così ho racchiuso Piazza San Pietro, Piazza Navona, il Circo Massimo, Piazza del Popolo e Piazza San Giovanni in quattro minuti. È un Pausa Roma formato video, è la mia tesi di Master, è il lavoro di un sacco di ore, di un sacco di cambi di idee, di ricordi, di immersioni nelle folle e su Youtube. C’è il Papa, Grillo, le femministe, Berlinguer, Povia, i pacifisti, i leghisti, la Marcia per la vita, il Gay Pride, il Popolo Viola, i radicali, Berlusconi, De Gasperi, i palloncini, i sanpietrini, Bernini e Borromini, le Femen, San Francesco, Casa Pound, la Coldiretti, gli indignados, i leghisti, Venditti, Cofferati, i girotondi di Moretti. E c’è Roma.
Eolie a piedi o camminare quasi scalzi a Lipari, Panarea e Stromboli
Ho portato anche delle letture dice la Cara amica V., la dolce, tirando fuori l’Amicizia di Aristotele sul treno per Napoli. Di quel libro, poi, in una settimana di viaggio non è stata aperta nemmeno una pagina. Abbiamo invece litigato nella piazzetta di Lipari la prima sera del nostro viaggio, grande classico di inizio vacanza con le amiche del cuore. Il giro delle Eolie è cominciato così, carico di gallette di riso, propositi di dieta, permanente senso di fame e stesse, solite, indistruttibili amiche. Praticamente il viaggio estivo dei 18 anni, ma a 26.
Maratea o come approcciarsi ai posti dell’anima altrui
Dieci giorni fa mi cimentavo nella prima lezione di arrampicata della mia vita a Lungotevere Flaminio: qualche giorno dopo ero al Pronto soccorso di Maratea implorando l’infermiera Maria Teresa di iniettarmi un antinfiammatorio per una contrattura alla schiena, lato destro. Da quest’esperienza – e tre iniezioni di Dicloreum dopo – ho capito che i cerotti Flector non servono a nulla, e che per i sogni che ti ossessionano da mesi bisogna essere più allenati. Insomma il triage di Maratea funziona che è una meraviglia. Vicino c’è anche il Selvaggio, un posto dove compri i cornetti la notte e dicono sia buonissimo. Continua a leggere