Racconti romani

Attese di Padre Pio e lo strano caso di via del Banco di Santo Spirito

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Mentre la fede prende la forma di file dietro transenne a Piazzale del Verano per l’attesa di Padre Pio, ad Appio Latino, sotto una veranda abusiva ecletticamente costruita – plasticone bianco spesso, plasticone trasparente, struttura un po’ legno un po’ mattoni e toppe di scotch-, tre signori si fermano a pranzo. Volete accomodarvi in veranda? Oltre a prodigi tipo San Pietro dal buco della serratura, ci sono questi altri spazi di Roma che non t’aspetti. Nascondigli dalle forme irregolari ricavati con un abusivismo certosino, invisibili dall’esterno, incredibilmente spaziosi all’interno. Inesauribili fonti di romanità. L’altro giorno in ospedale è venuta Katia, la moglie de Ascanio del Grande Fratello. Non te dico er panico che s’è creato/ Ma chi? ‘A principessa? /Ma no, mica è principessa!/ Ao, Ascanio è conte!/ Vabbè, Katia. Nun sai quant’è bella.

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Cosa accade a Roma a fine Luglio?

Mentre si suda molto accadono un sacco di cose a Roma d’estate, quella vera di quasi Agosto.  Io non c’ero mai stata. Ora mi accorgo che i turisti barcollano. E quella tua ansietta di levarteli di mezzo quando cammini aumenta. Impenna, anzi.  E del loro indugiare per ricaricare la macchinetta o consultare la mappa, non te ne importa una mazza. Vorresti spostarli di peso, molto più che in inverno, perché ora hai Caldo e i sampietrini e l’asfalto sono radioattivi. A Piazza Venezia, sere fa, due spagnoli grassocci si erano messi proprio all’imbocco di Via del Corso con la loro carta gigante: poi è capitato che chiunque svoltasse da via del Plebiscito al Corso si fermasse da loro per chiedere dove fosse la tal via. Sempre Fontana di Trevi o Spagna, chiedevano. I due si sono prestati al gioco, io sono rimasta un po’. Poi avevo Caldo. Ho continuato. Continua a leggere

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