Tùm, tùm, tùm. Di solito sono zeppe, ma in generale quasi tutte le tipologie di scarpe fanno rumore sul parquet. E la Biblioteca del Senato Giovanni Spadolini, che quest’anno – 2013 – festeggia i dieci anni dalla sua apertura, ne è quasi interamente ricoperta -di zeppe e parquet-. Se non è legno è cotto o marmo, dove i passi restano ancora più impressi tuonando in aria. Accadono molte cose alla Biblioteca del Senato, c’è quella routine particolare di ogni biblioteca. Solo che talvolta appare Giovanardi. Trovo sia indicata nelle fasi di studio intenso. Se lo studio è blando la Biblioteca del Senato asfissia. E ogni volta che si vuole uscire a prendere aria si deve svuotare l’armadietto, riconsegnare la chiave e il tesserino, ritirare il documento. Per rientrare bisogna riconsegnare docum….ecc. più il metal detector. È estenuante, poi ci si abitua. Capita che nel rientro dal periodo estivo l’udito sia particolarmente sensibile, non più abituato al silenzio da biblioteca ed assuefatto ai rumori da spiaggia. E quelle zeppe sul parquet…. Continua a leggere
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Italia a pezzi 4: ovvero tetti mai visti e strade senza toppe a Firenze
(Una settimana fa) a Firenze fa freddissimo, la diuresi è stimolata e ogni 15 minuti cerco un bagno. Sono intasati dai giapponesi e vedo Firenze a intermittenza, entrando ed uscendo dai bar. Le persiane verde scuro nelle vie e viette intorno a Santa Maria Novella si susseguono con ordine. Qualcuna espone biancheria, altre tovaglie. Mi torna in mente Palermo e Napoli. Il David di Michelangelo è dappertutto, nelle calamite, nelle insegne dei ristoranti, sui menù, nei nomi dei negozi di pellame. I turisti assaltano tutto, è sabato pomeriggio e i 15 gradi ci scioccano un po’, come la fluorescenza dei gusti giganti di gelato che appaiono dalle vetrine in centro. La geometria dei decori del Duomo e del Battistero si confondono col caos turistico. Mi ci metto anche io con i miei autoscatti. Continua a leggere