Ci sono dei cubi di Roma dov’è importante fermarsi un po’. Sono spazi in cui si respira per bene. A volte questi posti in cui l’aria sembra perfetta sono i chiostri delle chiese. Li ricerco compulsivamente da qualche tempo, anche se ho cominciato a frequentarli per caso. Colpa di quella deformazione tutta romana per cui di questa città, alla fine, abbiamo visto sempre troppo poco. Ogni tanto ci riempio i minuti di ritagli di tempo e ci butto dentro i pensieri. In quei momenti, là dentro, non c’è quasi nulla. Solo qualche turista perso e i portieri che mi chiedono cosa stia facendo lì. Continua a leggere